Home page
Come giudichi la presentazione di questo sito? Dimmelo cliccando quì.
La città RIMINI 2000 anni di storia
Arco Augusto
Ponte Tiberio
Tempio dei Malatesta
Castello di Sigismondo
Fontana p.za Cavour
Palazzo Arengo
Torre Orologio
...stronzo di Rolando !

Come una città che si rispetti Rimini ha la pretesa d' avere un passato storico che naturalmente si perde nella notte dei tempi anche perché l'origine del suo nome è piuttosto complesso. Per quanto riguarda la sua fondazione, certamente non si ha timore di ricorrere alla leggenda ricorrendo ad Ercole e Giano. Inoltre si dice che Rimini, con Ravenna, è stata una " colonia degli Umbri ". Altri ancora si identifica "Ariminum" come una delle città che facevano parte della " dodécapole etrusca". Uno storico ha quantunque fatto allusione alla sua origine greca, ma nessun credito gli è stato concesso.

Ciò che c' è di sicuro è il fatto che nel 390 a.C. Rimini è stata occupata dai gallici Senoni, che installarono nella città una fonderia per coniare la loro moneta. Nel 295 a.C. c'è l'arrivo dei Romani: dal 268 a.C. ci fondono una vera colonia. Tra la fine del V secolo e l'inizio del VI secolo Rimini deve affrontare anche Odoacre, Teodorico, i Bizantini e gli Ostrogoti. Poi è il turno dei Lombardi e dei Francesi, fino all'anno 751, anno in cui Rimini cade sotto il dominio della Chiesa. È un luogo ideale: fortificazioni sul mare Adriatico, punto strategico verso la pianura del Po. Naturalmente i Romani danno a Rimini immediatamente una importanza particolare poiché la congiungono a Roma con la via "Flaminia" (220 a.C.), a con la via "Emilia" (197 a.C.), ad Aquilèia con la via "Popilia" (132 a.C.). La presenza di queste strade porta Rimini fatalmente nelle guerre dell'epoca.
L'entrata di Cesare nel 50 a.C. è anche un punto fermo: dopo aver attraversato il Rubicone egli si dirige verso Roma.
Dopo Cesare, è il turno di Augusto ad arrivare à Rimini: egli si fa promotore, fra l'altro , della realizzazione del ponte sul Marecchia, terminato più tardi da Tiberio. Ed è giustamente in onore di Augusto Tiberio che gli abitanti di Rimini hanno battezzato anche il loro famoso arco. Per tutto il periodo romano Rimini ha prosperato grazie alla produzione del vino e del conio delle monete. Ma il Cristianesimo avanza (III.o e IV.o secolo d.C.) e trova una situazione favorevole e propizia poiché è a Rimini ( e si entra nella Mezza-Età ) che si edificano importanti monumenti religiosi, ed avviene nel 359 d.C. un concilio di importanza elevata per i tempi di quell'epoca dell'Occidente.

Nel corso del XIII.mo secolo Rimini diventa indipendente come comune: viene costruito il "Palazzo dell'Arengo" (1204), il "Palazzo del Podestà" (1330) ed una nuova cinta muraria. Nel contempo fa scuola di pittura (XIV.mo secolo) grazie alla presenza di Giotto. Nella città la lotta furibonda fra le fazioni è sempre più dura. Sono i Malatesta che hanno la supremazia, nel 1295; ed è con loro che avviene la tragedia di Paolo e Francesca (1283-1285), che poi sarà ricordata da Dante con: "La bocca mi baciò tutto tremante". La corte dei Malatesta si consacra all'arte: Piero della Francesca, Bellini, Il Ghirlandaio, il Veronese, Giorgio Vasari , Leon Battista Alberti, Matteo de Pasti….sono attirati da tutte le regioni. Numerosi Malatesta si succedono a capo della città. Il più celebre è Sigismondo Pandolfo Malatesta. Nato nel 1417, è una delle più belle figure del Rinascimento Italiano. Guerriero e uomo di stato, Pandolfo Malatesta è anche una persona terribile, depravata, assassino. In altri termini: nessun vizio gli è sconosciuto, nessuna sregolatezza gli è sconosciuta. È quantunque a lui la costruzione del "Tempio dei Malatesta" e della "Fortezza". Isotta è l'oggetto del suo amore stordito. Egli muore a 51 anni, scomunicato anche dal papa.

Nel 1528 è di nuovo sottomessa al papato; è la fine dei Malatesta che hanno reso Rimini grandiosa. Il tempo scorre senza grandi avvenimenti, se non per il nascere di numerose accademie. Nel 1797 con l'arrivo di Napoleone, Rimini passa sotto il potere della Repubblica Cispadania. Per breve tempo. Nel 1814 Rimini è di nuovo sotto il papato. La cronistoria è solo squarciata nel 1818 con il famoso proclama di Joachin Murat. Segue il Risorgimento, con il passaggio di Garibaldi. Nel corso della Seconda Guerra Mondiale, Rimini fa scorrere molto inchiostro, poiché diventa uno dei più nevralgici punti della linea "Gotica".

La cronistoria fin qui raccontata è dunque di una città che ha la pretesa, come tutte le città, d' aver sempre giocato un ruolo importante di primo piano. Il resto, è d'attualità. È una città diventata la capitale del turismo europeo. Rimini è una città che inganna: in inverno ella si ritorce verso la città. Gli abitanti stessi nella loro anima hanno due identità. Hanno rimpiazzato i Malatesta con Federico Fellini, che li ha reso celebri nel mondo con i films ispirati alla città.

In definita, Rimini ha avuto tre grandi signori, che in un modo o nell'altro ne caratterizzano il carattere: Augusto, Sigismondo Pandolfi Malatesta, Federico Fellini.
Home page